/ Via Bellini
Tutte le riproduzioni di Segantini sono appese sull’edificio Fondazione Bellini e Silva.
Fondata nel 1832 dal Conte Marco Bellini e da sua moglie Giuseppina Tornielli, che lasciarono una cascina a Sozzago e denari per costruire un piccolo ospedale.
Le ali laterali dell’edificio, qui nelle immagini, furono un lascito del Cav. Vicario Don Giuseppe Silva di Gravellona che lasciò rendite per il ricovero di 4 vecchi e la distribuzione quotidiana di pane e minestra a 20 poveri.
Ora gli edifici, di elegante architettura ottocentesca, ristrutturati, sono diventati Casa di riposo per anziani.
La casa del Popolo
Questo edificio fu costruito, con enormi sacrifici, all’inizio del’900 dagli operai uniti nelle leghe, come casa del popolo. Sequestrato dal fascismo e rimaneggiato negli anni 30, passò poi comunale e quindi in parte privatizzato.
I quadri appesi appartengono al mondo artistico sensibile alle istanze delle classi operaie.
L’elegante edificio ottocentesco 81878 dell’Asilo Figari, dono del cavaliere Agostino Figari, per i bambini di Gravellona, era circondato da muri di cinta piuttosto malconci. Quelli che si affacciano al supermercato sono stati coperti da quadri. Gli altri sostituiti da più elegante cancellata.
Esistevano a Gravellona vari altri lasciti per i poveri amministrati dall’E.C.A.(Ente Comunale Assistenza) le cui rendite sono state annullate dall’inflazione. Eccone alcune:
Barbavara F. per nubende povere*
Figari A. per nubende povere*
Robecchi A. per nubende povere*
Silva G. per minestra ai poveri dell’ospedale
e per l’asilo
Barbavara F. per seminaristi
Delucca P. per il Comune
Langosco V. per sussidi agli ammalati
Sguazzoni A. per medicinali
*ragazze che non avevano dote per sposarsi
Scavatore floreale
Dono della vedova di un costruttore
Villa Moreschi, un tempo sede di un ramo della famiglia Barbavara già feudataria di Gravellona
Qui di seguito le opere esposte lungo Via Bellini, importante arteria del paese.